La conoscenza della teoria, opportunamente coniugata con un approccio redazionale e pratico, è un aspetto fondamentale per costruire una solida carriera notarile, sia ai fini del superamento del concorso sia per il futuro esercizio della professione.

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Lo studio sistematico della teoria – prima nelle basi, poi negli approfondimenti – è il “cemento armato” della vostra preparazione notarile, ed è pertanto anzitutto su di questa che dovrete contare per il buon esito degli scritti, soprattuto ai fini dell’acquisizione del ragionamento “sistematico”: è la benzina senza la quale la vostra macchina non potrà mettersi in moto, o lo potrà fare ma soltanto in maniera discontinua e sotto-performante.

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Ne deriva che uno studente non adeguatamente preparato da un punto di vista teorico non sarà mai un candidato in grado di affrontare con sicurezza e con consapevolezza il concorso notarile, e per di più:

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1) Non potrà mai mettersi in evidenza nel lavoro “concreto” per ambire sin da subito a retribuzioni più elevate ed arricchire ulteriormente il proprio capitale umano;

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 2) Non sarà in grado di raccogliere davvero in proporzione alle sue capacità i primi frutti e le immediate gratificazioni lavorative di un percorso così a lungo termine;

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3) Non potrà svolgere una professione legale assolvendo appieno i propri doveri di consulenza nei confronti delle parti, finendo per sentirsi cronicamente inadeguato e sottoperformando le proprie possibilità reddituali in una realtà sempre più competitiva.

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Sennonché, dopo avere consolidato le basi, il percorso dello studente notarile diventa davvero arduo, perché nel momento di “approfondire” si trova di fronte al mare magnum della dottrina e dei materiali a disposizione sul mercato – letteralmente esplosi nell’età del digitale – peraltro spesso ultra-specifici ed irrilevanti ai fini della preparazione concorsuale, nel quale rischia semplicemente di perdere l’orientamento e di andare eternamente alla deriva, stroncando così le proprie possibilità di vincere il concorso per insufficienza di tempo, di budget e di energie.

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Se infatti un candidato senza basi teoriche non ha sicuramente nessuna speranza di superare gli scritti, per raggiungere il tanto ambito risultato occorre dedicarsi solamente agli approfondimenti “giusti”, senza strafare ed anzi evitando di buttare via il proprio tempo nello studio di volumi monografici nella speranza di immagazzinare nozioni teoriche che contriburanno solo ad aumentare la nostra confusione su argomenti già complessi, sottraendo soprattutto energie preziose da altri ambiti sui quali è importante lavorare per vincere il concorso (rapidità delle soluzioni, struttura dell’elaborato, capacità di schematizzazione degli atti e di redazione delle clausole, analisi del concorso e degli errori da evitare in aula, comprensione della mentalità dei commissari, approfondimento immediato della fiscalità basilare ed avanzata e della prassi di studio, ecc.).

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E ve lo dico io, che ho sprecato ben sei mesi subito dopo la laurea nello studio di una monografia di 8.000 pagine sul mortis causa, molto interessante dottrinalmente ma completamente inutile dal punto di vista concorsuale: tempo, denaro (molto) ed energie sprecati.

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Particolarmente l’approfondimento del diritto inter vivos deve costituire il cuore assoluto della vostra preparazione teorica concorsuale, in quanto nella prassi la gran parte dell’attività del notaio si esplica proprio in questo ambito (nella vita di studio il commerciale ed il societario hanno un peso meno preponderande, ed il mortis causa del tutto marginale): l’atto inter vivos al concorso vi sembrerà un mostro insormontabile, specie quando diviso “in più luoghi” perché contenente più manifestazioni negoziali, se non padroneggerete un’adeguata preparazione teorica sia di base sia avanzata almeno sugli istituti di maggiore frequenza pratica.

 

Se, invece, ne acquisirete dimestichezza, la maggior parte delle richieste della traccia diventeranno pacificamente soddisfacibili, e la prova si concluderà magari senza fuochi d’artificio ma in maniera piana, regolare, valida formalmente e sostanzialmente: e quindi senza bocciatura.

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Al candidato nella prima fase di preparazione al concorso notarile l’atto inter vivos potrà sembrare complicatissimo, strutturalmente molto complesso anche solo da impostare e pieno di consensi, clausole e menzioni a volte davvero arzigogolate: con il proseguire della preparazione teorica e dello sviluppo delle abilità redazionali, tuttavia, tutto diventerà molto più agevole, e se seguirete i miei consigli a concorso non avrete nessuna difficoltà a superare indenni questa prova solo apparentemente insormontabile.

È peraltro ovvio che mai come nell’inter vivos i materiali disponibili sul mercato per “approfondire” dal punto di vista teorico siano potenzialmente infiniti, e pertanto non dovete correre il rischio – che vi costerebbe molto tempo e denaro sprecati inutilmente – di addentrarvi nello studio delle monografie sul tema in commercio, certo di grande pregio dottrinale e giuridico ma completamente inutili per voi dal punto di vista concorsuale:

 

per “filtrare” quelle nozioni essenziali di vostro reale interesse dovreste studiare centinaia e centinaia di pagine contenenti concetti superflui per il candidato concorsuale, se non addirittura dannosi in quanto preposti ad aumentare la vostra confusione mentale instillando nella vostra testa la quarta o la quinta tesi sulla natura giuridica e sugli effetti di questo o di quell’altro istituto o clausola

contrattuale, ciò che è in ogni modo da evitare se volete superare indenni gli scritti.

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Con questo corso tuttavia ho posto in buona parte rimedio al problema: in esso andremo a trattare non delle basi – che anzi do ampiamente per scontate e consolidate nell’esposizione dei vari istituti – bensì di tutta una serie di figure giuridiche, disposizioni, legati, contenuti non patrimoniali e problemi formali che potranno verosimilmente essere oggetto della prova concorsuale e dei quali, se già trattati, conoscerete in anticipo e seccamente la soluzione, con un notevole vantaggio psicologico e pratico sul concorsista medio.

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In esso troverete raggruppati in decine di lezioni “dirette al punto” argomenti ed istituti particolarissimi che trovereste soltanto nello studio approfondito di migliaia e migliaia di pagine e di volumi monografici sulla materia, e che invece ho raccolto appositamente per voi ed impacchettato in un unico contesto per darvi direttamente le sole nozioni avanzate necessarie per superare brillantemente la prova inter vivos durante il concorso notarile.

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Preciso che il taglio che ho dato al corso è prettamente casistico: esso è incentrato più che sulla spiegazione “sistematica” di macro aree della materia in oggetto – impostazione tipica dello studio di base – sullo snocciolamento di tutta una serie di situazioni ed istituti specifici di rara trattazione e che tuttavia ritengo avere alte probabilità di costituire oggetto di una richiesta concorsuale, che saranno prima esaminati in generale e poi approfonditi da un punto di vista teorico, con particolare enfasi sulla loro natura giuridica e sugli istituti affini.

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La fruizione di questo corso vi permetterà in poche parole di arrivare al concorso avendo pre-affrontato ed approfondito dal punto di vista teorico una buona parte delle questioni e delle richieste specifiche e particolari che potrebbero essere oggetto di una traccia inter vivos, con un notevole vantaggio competitivo sugli altri candidati in termini sia di qualità sia di velocità nell’elaborare le soluzioni.